Edificato nel 1496 come dimora dei Marchesi Trecchi, il Palazzo ha attraversato metà del nostro millennio come un simbolo del prestigio e del potere consacrato all'ospitalità.
Fra queste mura, lontano dai disordini della grande città, nella quieta e ricca provincia hanno trovato ristoro grandi personaggi come Carlo V, Federico Gonzaga, Cristina di Danimarca, Massimiliano d'Austria, il Cardinale Medici, solo alcuni dei nomi che qui soggiornarono nell'era d'oro del Rinascimento, trasformando il cuore di Cremona in una piccola ma raffinatissima corte.
A metà dell'800 i marchesi Trecchi decidono di rinnovare l'edificio; decorazioni neogotiche, eleganti colonne, preziosi soffitti arricchiscono questa straordinaria architettura che ancor oggi possiamo ammirare nelle sale disponibili al pubblico.
Acquistata nel 1875 una costruzione adiacente, Palazzo Trecchi si isola completamente, enfatizzando la sua grandiosità, circoscritto da quattro strade perimetrali.
Un'iscrizione nel cortile di Palazzo Trecchi ricorda il soggiorno di Giuseppe Garibaldi mentre altri documenti ci parlano della visita di re Vittorio Emanuele III, del principe Umberto di Piemonte e della Regina Elena in occasione della Mostra Nazionale dell'Antiquariato Italiano.
L'11 aprile 1990 la proprietà è passata al dott. Guido Gradellini che ha dato inizio ad una serie di onerosi e lunghi lavori di restauro che hanno reso palazzo Trecchi la realtà moderna e dinamica, pulsante di attività sociali e culturali di ogni tipo: convegni, seminari e corsi di perfezionamento; manifestazioni culturali quali mostre, concerti e spettacoli; esposizioni e sfilate; ricevimenti e serate di gala.
Tutto ciò si è reso possibile grazie ad un intervento di recupero funzionale che, se da un lato ha prestato la massima attenzione al restauro accurato di tutto ciò che il tempo ha fatto pervenire sino a noi, dall'altro si è occupato di introdurre soluzioni tecnologiche che oggi consentono di svolgere al meglio tutte le funzioni cui l'edificio è destinato.